La strategia di specializzazione intelligente

Le sfide della S3

La S3 del 2021-2027 è orientata a rispondere alle sfide e alle opportunità legate alla transizione digitale, ecologica e generazionale:   

  • Transizione digitale, intesa come il processo di cambiamento determinato dalla progressiva informatizzazione di tutte le sfere della vita socio-economico-ambientale, con effetti nei comportamenti sociali, nell’organizzazione dei fattori della produzione, nel rapporto tra territorio ed innovazione. La digitalizzazione presenta minacce legate alla marginalizzazione di determinate forme di organizzazione socio-economica, ma allo stesso tempo offre grandi opportunità per processi efficienti, prodotti e servizi più efficaci e nuove funzioni pubbliche.
     
  • Transizione ecologica, basata su soluzioni tecnologiche ed organizzative orientate alla sostenibilità ambientale e la ricerca di equilibri ecosistemici, promuove l’uso efficiente delle risorse, il recupero della materia e forme di produzione circolari. Coinvolge la tutela del territorio e della biodiversità secondo logiche  di prevenzione, preparazione, gestione ripristino.
     
  • Transizione generazionale, intesa come attenzione nella distribuzione delle opportunità tra le generazioni, valorizzando le competenze e sostenendo il potenziale non espresso. Significa accelerare i processi di innovazione con attenzione alle dinamiche di inclusione ed integrazione generazionale in termini di percorsi tecnico-formativi, rapporti tra formazione-ricerca-impresa, mobilità interregionale, la valorizzazione dei talenti.

La struttura della strategia

In continuità con il 2014-2020, la S3 del 2021-2027 si sviluppo secondo una struttura a matrice, basata sull'incrocio tra “Priorità tecnologiche” e “Ambiti applicativi”.

Le priorità tecnologiche sostenute dalla S3 sono:

  • Tecnologie digitali;
  • Tecnologie per la manifattura avanzata;
  • Materiali avanzati e nanotecnologie;
  • Tecnologie per la vita e per l’ambiente

Gli ambiti applicativi individuati dalla S3 sono orientati a specifiche missioni che ne caratterizzano le finalità e ne circoscrivono il perimetro di ammissibilità.
Nell’elenco che segue per ciascun ambito applicativo sono riportate le missioni strategiche individuate dalla strategia:

  • Ambiente ed Energia: “Verso una Toscana circolare”; “Verso la Neutralità carbonica in Toscana”; “Space Economy e Governo del Territorio”;
  • Cultura e beni culturali: “Facilitare l’accesso al patrimonio culturale, come strumento di conoscenza, inclusione socio-economica”; “Facilitare la conservazione dei beni culturali, artistici ed architettonici” ; “Facilitare la libera espressione culturale e creativa”;
  • Salute: “Miglioramento la salute dei cittadini, la sostenibilità del sistema sanitario e competitività delle imprese”; “Potenziamento della ricerca e innovazione nel settore della salute”;
  • Smart Agrifood: “Sistemi agricolo-forestali sostenibili ed intelligenti”; “Produzioni agro-alimentari di alta qualità”;
  • Impresa intelligente e sostenibile “Transizione digitale delle imprese”; “Produzioni sostenibili”.


Processo di scoperta imprenditoriale

Nel rispetto dei Regolamenti UE, elemento chiave ai fini della definizione della S3 è il “Processo di scoperta imprenditoriale” (Entrepreneurial Discovery Process EDP).

Consiste in un continuo confronto partecipativo finalizzato a far emergere le opportunità di sviluppo del territorio valorizzando le eccellenze ed il potenziale non espresso.  I soggetti principalmente coinvolti sono quelli afferenti ai sistemi regionali e nazionali della ricerca e dell’innovazione e il confronto è aperto anche alla società civile, nelle varie forme ed organizzazioni.

In Toscana in fase di definizione della strategia la Regione ha implementato il processo di EDP sulla base di quanto stabilito dalla delibera giunta regionale 218/2022 che approva il documento Impianto strategico e confronto partenariale. (allegato A della delibera).

Il contronto con gli stakeholder ha visto come punto di partenza i risultati di attuazione della RIS3 2014-2020, studi e analisi realizzati dall'Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana e contributi tecnici forniti dai distretti tecnologici.
Sono stati organizzati eventi pubblici tematici di confronto realizzati anche coinvolgendo un team di esperti indipendenti. 
Tutti i materiali prodotti sono stati resi disponibili sulla piattaforma Partecipa di opentoscana.it, gli eventi erano disponibili in streaming e nell’ottica della più ampia partecipazione, le principali risultanze del processo partecipativo sono state oggetto di una consultazione online e diffuse sui social.
Il metodo adottato ha consentito di perfezionare la versione preliminare del testo della strategia poi adottata dalla giunta regionale con delibera 368 del 6 aprile 2022, e sarà replicato in occasione di eventuali aggiornamenti della strategia.

In via ordinaria l'attuazione della S3 è accompagnata dal coinvolgimento degli organi di governance individuati con delibera 238 del 7 marzo 2022 e dalla adozione di work programme biennali da parte della giunta regionale.

Nel rispetto di quanto previsto dalla strategia i work programme biennali individuano possibili specifiche di intervento. Inoltre individuano le procedure adottate dalla Regione per l’attuazione della strategia e sono posti in relazione con il Cronoprogramma dei bandi e delle procedure negoziali di attuazione dei programmi regionali dei fondi europei (decisione di giunta 5 del 16 febbraio 2016).

 

La condizione abilitante

Il Regolamento (UE) 1060/2021 individua nella “Buona governance della strategia di specializzazione intelligente” la prima condizione abilitante tematica da osservare per l’intero periodo di programmazione pena il mancato rimborso da parte della Commissione europea della spesa sostenuta in materia di ricerca e innovazione.

L’allegato IV al Regolamento indica i 7 criteri da soddisfare:

  • 1. Un’analisi aggiornata delle sfide per la diffusione dell'innovazione e la digitalizzazione;
  • 2. l’esistenza di istituzioni o organismi regionali o nazionali competenti responsabili per la gestione della strategia di specializzazione intelligente;
  • 3. Strumenti di sorveglianza e valutazione volti a misurare la performance rispetto agli obiettivi della strategia;
  • 4. Il funzionamento della cooperazione tra portatori di interessi ("processo di scoperta imprenditoriale");
  • 5. Azioni necessarie a migliorare i sistemi nazionali o regionali di ricerca e innovazione, ove opportuno;
  • 6. Se del caso, azioni a sostegno della transizione industriale;
  • 7. Misure per rafforzare la cooperazione con i partner al di fuori di un determinato Stato membro in settori prioritari sostenuti dalla strategia di specializzazione intelligente.

 

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Aggiornato al:
04.11.2022
Article ID:
121107988