Giorgio Castelfranco: un monument man poco conosciuto

Orario di apertura:
Sabato ore 10.00-18.00,
Domenica e lunedì ore 10.00-13.00
Ingresso gratuito

La mostra è dedicata allo storico dell'arte Giorgio Castelfranco che nel periodo tra le due guerre abitava nel villino di Lungarno Serristori a Firenze, successivamente divenuto Casa Siviero.
Giorgio Castelfranco, di famiglia ebraica, fu vittima della legislazione razziale introdotta in Italia nel 1938-39. Castelfranco, che era direttore dei musei di Palazzo Pitti, fu prima trasferito a Modena nel 1938 in occasione della visita di Hitler a Firenze, poi fu licenziato dall'amministrazione delle Belle Arti nel febbraio 1939.
Trovatosi senza lavoro e, per mettere in salvo i figli mandandoli negli Stati Uniti, Castefranco fu costretto a disfarsi delle sua raccolta di opere d'arte, che comprendeva anche 39 dipinti e molti disegni di Giorgio de Chirico, artista di cui era stato mecenate e promotore critico e commerciale nei primi anni Venti.
Dopo l'8 settembre 1943 Giorgio Castelfranco attraversò le linee e raggiunse la Puglia mettendosi a disposizione del nuovo governo Badoglio.

La mostra illustra, con documenti e fotografi e tratte dall'archivio di Giorgio Castelfranco, la sua attività a protezione del patrimonio artistico italiano nel 1944-1945 ed inoltre il ruolo da lui svolto, accanto all'amico Rodolfo Siviero, nel recupero dei capolavori che erano stati trafugati in Germania dai nazisti.
In particolare la mostra documenta la missione di Castelfranco e Siviero a Monaco di Baviera nel 1947 per ottenere la restituzione dei capolavori dei musei italiani ritrovati in Germania alla fine della guerra e la "mostra delle opere d'arte recuperate" aperta nel novembre 1947 alla villa Farnesina di Roma, di cui Castelfranco curò il catalogo, che esponeva i capolavori del Museo di Capodimonte e del Museo Archeologico di Napoli tornati in Italia dalla Germania.
L'esposizione è realizzata in collaborazione con il The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti (Fiesole), che conserva il fondo archivistico di Giorgio Castelfranco.
E' curata da Aurora Castellani, Francesca Cavarocchi e Alessia Cecconi, ricercatrici specializzate nello studio delle vicende del patrimonio culturale italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un catalogo-guida della mostra, edito dalla Regione Toscana, è distribuito gratuitamente ai visitatori della esposizione.

INFO: Tel. 055 4382652
casasiviero@regione.toscana.it

 

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Aggiornato al:
06.02.2015
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12237799