Monitoraggi degli insetti vettori

Xylella fastidiosa è incapace di diffondersi nell’ambiente in maniera autonoma: la trasmissione del batterio, da una pianta verso l’altra, avviene attraverso insetti vettori che, alimentandosi dapprima su piante infette e, successivamente, su piante sane, sono in grado di veicolare il batterio.

Secondo le ricerche, rilevante importanza assumono gli insetti facenti parte della famiglia degli Aphrophoridae, volgarmente annoverati sotto il termine generico di “Cicaline”.

Philaenus spumarius certamente detiene una importanza cruciale perché Xylella fastidiosa possa esser veicolata da una pianta all’altra: trattasi di un insetto comunemente conosciuto con il termine volgare di “Sputacchina” poiché, durante i suoi stadi giovanili, è in grado di proteggere il proprio corpo con della schiuma.

Fig.1: Philaenus spumarius (Fonte: Wikipedia) Fig. 2: “Schiuma” di P.spumarius (Fonte: wikipedia)

Gli insetti acquisiscono la capacità di trasmette il batterio dopo essersi alimentati su piante infette. La capacità di trasferire il batterio non viene trasmessa alla progenie. Di seguito a titolo esemplificativo si allega un grafico indica il ciclo del Philaenus spumarius, (tipico vettore di X.fastidiosa), evidenziandone contestualmente la capacità infettiva.

Fig.3: Ciclo di P.spumarius

Come deducibile, dunque, dal grafico riportato in Fig.3, in Toscana il monitoraggio degli insetti vettori si svolge dalla primavera all’autunno.

I campionamenti degli insetti in Toscana avvengono con appositi retini entomologici (sweep net), all’interno di predeterminate aree di indagine.

Allo stato attuale, Phileanus spumarius, specie nota come sputacchina media, è considerata il principale di X. fastidiosa. La sputacchina media, diffusa nella maggior parte dell’emisfero Boreale, è ampiamente polifaga. Gli stadi giovanili possono svilupparsi su numerose specie vegetali rappresentate principalmente da dicotiledoni erbacee. Le linee guida, le indicazioni e le raccomandazioni per il contenimento degli insetti vettori sono riportate nel Decreto Ministeriale del 13 febbraio 2018 e nell'allegato II del Decreto Ministeriale del 5 ottobre 2018 ( https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/11/21/18A07431/sg ).

Nel corso dell’indagine, in Toscana, è stato rinvenuto positivo al batterio il Neophilaenus campestri, altro insetto appartentente alla famiglia degli Aphrophoridae.

Gli insetti potenziali vettori di X. fastidiosa catturati in Toscana e analizzati, dal 2015 ad oggi appartengono alle Famiglie Aphrophoridae, Cercopidae, Cicadellidae e Deltocephalinae e, in particolare, le catture e le analisi sono state effettuate su individui appartenenti principalmente alle seguenti specie:

Phileanus spumarius, Neophileanus campestris, Cicadella viridis, Euscelis lineolatus, Aphrophora alni, Lepyronia coleoptrata, F. florii, A. ribauti, S. titanus, Synophropsis lauri.

Per dettagli più approfonditi e per conoscere nello specifico i monitoraggi annuali nei vivai si rimanda alle relazioni annuali:

 

 

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Aggiornato al:
12.06.2024
Article ID:
37224553