FIRENZE - E' stato simulato stamani tra le 9 e le 14, con una esercitazione regionale "per posti di comando", cio senza reale movimentazione di mezzi o persone, un evento sismico analogo a quello che colp il 29 giugno 1919 il Mugello. Un terremoto che ebbe il suo epicentro nel comune di Vicchio e interess pi o meno intensamente una vasta area dell'Appennino tosco-emiliano-romagnolo, corrispondente a territori delle province di Firenze, Prato e Arezzo.

"Gli eventi sismici non si possono prevedere, ma fondamentale essere pronti e sapere come muoversi e comportarsi - afferma il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - Con l'esercitazione che si svolta oggi in Mugello, in Casentino, in Val di Bisenzio, abbiamo cominciato dai soggetti pubblici. L'obiettivo era infatti di testare la capacit e efficienza di prima risposta operativa del sistema regionale di protezione civile a livello locale, simulando le azioni da intraprendere nell'emergenza immediata delle prime ore dalla scossa".

Antonino Melara, responsabile regionale del sistema di protezione civile precisa che "all'esercitazione hanno partecipato i Centri operativi comunali e quelli dei Centri intercomunali/Unione di Comuni del Pratomagno, Casentino e Valtiberina in provincia di Arezzo; del Mugello, Valdarno-Valdisieve in provincia di Firenze, con Calenzano, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio; della Val di Bisenzio, pi i comuni di Montemurlo, Prato e Carmignano. Sono stati in tutto 48 i comuni coinvolti direttamente o indirettamente (tramite COI). Con loro si sono attivate anche le Sale operative provinciali integrate (SOPI) di Firenze, Prato e Arezzo, e della SOUP della Regione Toscana (Sala Operativa Unificata Permanente). Oltre alle procedure organizzative dei centri operativi, stata anche messa alla prova la rete delle telecomunicazioni che in emergenza rappresenta il punto nevralgico per garantire lo scambio delle informazioni tra i diversi livelli".