Un delfino in Arno

Condividi

A volte succedono episodi che rendono l'attività dell'osservatorio toscano per le biodiversità particolarmente interessante. Quello del delfino che entra in Arno e ci staziona per giorni è senz'altro uno di quei casi.
Siamo oramai a fine Gennaio ed è trascorso quasi un mese dal primo avvistamento, ma questo magnifico esemplare di Tursiope, non lascia Pisa, scivolando silenzioso sotto i ponti del Centro storico.

Sembra una favola, invece, da quello che appariva un momento di disagio o forse un possibile spiaggiamento, il Delfino "sperduto" pare proprio che abbia deciso di abitare a Pisa.

Il motivo principale, è probabilmente relativo alla nutrizione: branchi di muggini e di branzini, che amano stazionare tra mare e acque dolci, sono facili preda del delfino che può contare su un campo di caccia ristretto (tra le due sponde) e acqua torbida che lo rende poco visibile alle sue prede preferite.

La vicenda è alquanto inusuale, anzi, in Toscana è la prima volta che registriamo un caso del genere, salvo qualche segnalazione davanti ai canali del Parco di San Rossore.

E' comunque un fenomeno già noto che occasionalmente tale specie, seguendo le prede e/o le condizioni meteorologiche favorevoli entri in porti, lagune e fiumi. Quando trova tali condizioni, in assenza di elementi di disturbo, l'animale può decidere di stazionare anche per lunghi periodi in tali luoghi.

In genere i ponti carrabili rappresentano una barriera per l'allontanamento. Ma in questo caso abbiamo verificato fin dal primo giorno, che il percorso di ritorno verso il mare è totalmente libero da ostacoli (reti,imbarcazioni, ormeggi etc.). Quindi, l'animale non sembra affatto disorientato nè tantomeno sperduto o ostacolato sulla via del ritorno, ha semplicemente deciso di trasferire la propria dimora (probabilmente temporanea) lungo la bocca d'Arno su fin sotto i ponti di Pisa.  

Questa specie di delfino è superprotetta dalle varie discipline nazionali e internazionali ( è inserita nel D lgs 157/92 art. 2 nella lista delle specie che godono di particolare protezione oltre ad essere inserita nella Direttiva Habitat e CITES).

Abbiamo potuto verificare che l'animale non mostra segni di affaticamento, difficoltà e confusione e non esistono condizioni pericolose. L'osservatorio comunque raccomanda un monitoraggio pressochè costante con l'emissione di specifiche ordinanze mirate a evitare interazioni con le attività antropiche (informazioni ai diportisti, divieti di alimentarlo e di interagire fisicamente).

Per il momento monitoriamo e ringraziamo ARPAT, IZSLT di Pisa, il Cetus di Viareggio, soggetti della rete toscana dell'Osservatorio regionale toscano della biodiversità, e  la Croce Rossa di Marina di Pisa.

Aspettiamo gli eventi e, nel caso peggiore, qualora si presentassero condizioni di pericolosità per la vita del soggetto e quindi una riduzione dello stato di nutrizione ovvero possibili fonti di pericolo per l'animale, prevederemo un piano di allontanamento e, in caso di insuccesso, un piano di cattura e rilascio mediante l'ausilio di reti effettuato da personale scientifico con formazione biologica e medico veterinaria che conosca le caratteristiche di tale specie.
 

  • Cronistoria del 1 gennaio 2017

> Oggi 31 dicembre 2016 è stato salvato un delfino che incautamente da ieri pomeriggio era arrivato sino al ponte dell'aurelia prima di entrare in Pisa.
> L'Istituto Zooprofillatico di Pisa, ARPAT, CETUS Viareggio e Regione Toscana sono stati avvisati della presenza di un delfino all'interno del Fiume Arno. Notizia molto strana in quanto è la prima volta che succede.
> Infatti un delfino adulto della specie tursiope, molto probabilmente maschio, si era spinto per ben 5 km all'interno dell'Arno.
Da informazioni raccolte già da ieri pomeriggio il delfino stazionava disorientato in quel tratto di fiume.
> Verso le 13.00 due mezzi della Croce Rossa di M di Pisa, si sono portati in zona e a bordo sono saliti la Dott.sa Terracciano dell'Ist. Zooprofilattico di Pisa e il Dott. Nuti di CETUS, a terra sono rimasti gli altri veterinari.
> Dopo vari tentativi i due mezzi coordinati dai professionisti hanno mosso le due imbarcazioni con andamenti a zig zag spingendo il delfino progressivamente in direzione del mare (distante ben 5 km).
> Un ringraziamento particolare al personale della Croce Rossa di M di Pisa che si sono prestati a questa opera di salvataggio. Un fine anno veramente unico.
 
www.cetusresearch.eu

Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
03.02.2017
Article ID:
14034916