E questo a partire dal nostro stesso volto, che sempre più facilmente siamo portati a ritoccare o addirittura a nascondere, complici stili di vita, nuove tecnologie e, ovviamente, una grande spinta, anche mediatica, al conformismo.
Ma il volto è ciò che ci appartiene, come peraltro il nome. Il volto è ciò che noi siamo davvero, nella nostra insostituibile unicità. Scriveva Khalil Gibran, poeta del Novecento: «La bellezza non è nel viso, è nella luce del cuore».
E anche a prescindere da questo merita di riflettere su una concezione di bellezza sempre più standardizzata e incapace di accogliere le differenze, così come di accettare che le stesse imperfezioni e lo stesso trascorrere degli anni.
Essere davvero noi stessi, a proprio agio. E comunque saperne di più e rifletterci, perché la libertà di scelta deve affondare le sue radici nella consapevolezza.
È un tema importante, su cui come Regione Toscana intendiamo coinvolgervi. A partire dallo spettacolo che, all’interno di questo progetto, abbiamo deciso di riservarvi.
Appuntamento dunque l’8 marzo al Teatro della Pergola.