Riqualificazione pronto soccorso e riduzione liste di attesa

Ridurre la duplicazione degli interventi, concentrare le competenze, migliorare l’assistenza ai pazienti e ridurre i costi di gestione. Con questi obiettivi, la scelta di campo della Toscana è stata quella di sviluppare un modello innovativo di reti cliniche. La riorganizzazione ospedaliera legata all’attivazione di reti cliniche, 50 presenti da tempo nell’offerta dei Paesi anglosassoni, è uno degli argomenti più attuali e maggiormente rilevanti nella sanità nazionale e internazionale ed è correntemente ritenuta un modello avanzato di assistenza.

Si tratta di un modello innovativo con indubbi vantaggi per il paziente, che in questo modo viene assistito in tempi più brevi, con gli interventi più appropriati, secondo un preciso percorso assistenziale. Con l’obiettivo di ridurre mortalità ed esiti permanenti (per ictus, traumi, infarto), e di individuare per tempo le patologie (nel caso di infertilità, melanoma, tumori della cute), intervenendo per tempo per curarle.

Ad oggi sono state attivate: le reti tempo dipendenti: ictus, trauma maggiore, infarto; la rete per la prevenzione e la cura dell’infertilità; la rete per il melanoma e i tumori della cute.

RIQUALIFICAZIONE PRONTO SOCCORSO

Ogni giorno in Toscana circa 4.100 cittadini si presentano a un Pronto soccorso, per un totale di un milione e 500.000 accessi nel corso dell’anno, ovvero 4 accessi l’anno ogni 10 persone residenti. Il 28 luglio 2017 il governo regionale ha deciso di dare l’addio ai codici colore utilizzati finora: dal bianco della non urgenza al rosso dell’emergenza, del pericolo di vita, passando per l’azzurro, il verde, il giallo.

Ora nei Pronto soccorso della Toscana i codici di priorità sono numerici: dall’1 dell’emergenza al 5 della non urgenza. Una rivoluzione, questa, che fa parte della riorganizzazione complessiva del Pronto soccorso, pensata sia per accorciare i tempi di attesa che per assicurare un’attenzione maggiore alle persone più fragili.

I 38 Pronto soccorso della Regione Toscana sono impegnati ogni anno nella gestione di 1.500.000 pazienti, ai quali si aggiungono familiari e accompagnatori. In ottobre 2019 la Regione ha varato un Piano di azioni per migliorare l’esperienza dei pazienti e dei loro familiari, destinando alle aziende 900.000 euro per l’attuazione di queste azioni. Tra le quali: addetti all’accoglienza, affiancati anche da giovani del servizio civile, per spiegare il funzionamento del pronto soccorso e il percorso che attende il paziente, riducendo così ansia e incertezza; video, punti informativi self service, pannelli, ecc. con informazioni di base; spazi di attesa adeguati e confortevoli, che garantiscano il rispetto della privacy.

RIDUZIONE LISTE DI ATTESA

Tac e risonanze magnetiche fino a mezzanotte, visite ed esami in fasce orarie aggiuntive rispetto a quelle applicate finora. Tutto con agende di prenotazione elettroniche, ampliate e gestite dai Cup. E tutto all’interno del sistema sanitario pubblico, con le aziende che acquisteranno le prestazioni aggiuntive dai propri professionisti. Questa la strategia messa in campo per tagliare le liste di attesa, che si concretizza nelle linee di indirizzo per ridurre i tempi di attesa e nel protocollo fra Regione e sindacati medici.

Seguendo queste linee, le aziende hanno messo a punto programmi straordinari per il contenimento dei tempi, sia per gli interventi chirurgici, che per le prestazioni ambulatoriali. La cifra complessiva investita per giungere al completo abbattimento delle liste di attesa sarà alla fine di oltre 23 milioni.

La Regione ha messo a punto un portale dedicato ai cittadini, che mostra, con aggiornamento mensile, i risultati relativi al rispetto dei tempi di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, per ciascun ambito territoriale.

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Aggiornato al:
10.09.2020
Article ID:
24178118

chiuso in redazione il 15 luglio 2020