Realizzazione appartamenti di edilizia popolare

Circa 250 milioni di euro investiti in favore delle politiche sulla casa nel corso della legislatura, ma non solo. Oltre a 145 milioni di euro destinati tra il 2015 e il 2020 ad interventi per l’incremento del patrimonio abitativo pubblico, la Toscana ha investito risorse straordinarie per il recupero e la nuova messa a disposizione di alloggi. Tre milioni sono stati destinati in tal senso anche con l’ultima variazione di bilancio del 2019. I Gestori ERP sono stati autorizzati all’utilizzo di 40 milioni di euro per la manutenzione straordinaria degli immobili e il ripristino degli alloggi vuoti. Sono state sperimentate anche forme nuove di risposta al problema casa, sostenendo progetti di autocostruzione, di cohousing ed anche, per la prima volta in Italia, l’acquisto di immobili realizzati da privati e rimasti invenduti. Quest’ultima iniziativa ha permesso di abbattere i tempi di progettazione e realizzazione e ha incontrato una buona risposta da parte delle pubbliche amministrazioni (con 14 milioni di euro sono stati acquistati 108 appartamenti, rispondendo alle richieste di 10 Comuni sui 24 che avevano partecipato al bando).

Si ricorda che in Toscana il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è composto da 6.107 fabbricati, di cui oltre il 54,5% edificato prima degli anni Settanta. Alla fine del 2018 in Toscana c’erano 49.963 unità immobiliari Erp, in pratica un alloggio ogni 33,2 famiglie. Circa 300 se ne sono aggiunti nel 2019. Altri 393 alloggi risultano sfitti con lavori di manutenzione in corso e circa 1.600 sono in attesa di manutenzione. Oltre a finanziare la realizzazione di alloggi, la Regione negli ultimi cinque anni ha destinato 31 milioni di euro al sostegno all’affitto per i nuclei familiari indigenti e 16 milioni per evitare lo sfratto dei ‘morosi incolpevoli’, cioè le persone divenute improvvisamente incapaci di pagare l’affitto a causa di malattia o perdita del lavoro.