Tutela dei diritti dei passeggeri in Italia: procedura di infrazione della CE

La Commissione ha avviato un procedimento di infrazione inviando lettere di costituzione in mora alla Grecia e all'Italia per aver violato le norme dell'UE sulla tutela dei diritti dei passeggeri. Sia la Grecia che l'Italia hanno adottato misure non conformi alle norme dell'UE in materia di diritti dei passeggeri del trasporto aereo (regolamento (CE) n. 261/2004) e del trasporto per vie navigabili (regolamento (UE) n.1177/2010).
Inoltre, l'Italia ha adottato misure non conformi alle norme dell'UE in materia di diritti dei passeggeri del trasporto effettuato con autobus (regolamento (UE) n. 181/2011) e di diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario (regolamento (CE) n.1371/2007).
A causa della pandemia di Coronavirus molte imprese del settore dei trasporti si sono trovate ad affrontare situazioni insostenibili per quanto riguarda flussi di cassa ed entrate. Nel corso della crisi la Commissione ha ribadito che i diritti dei passeggeri restavano validi in questo contesto senza precedenti e che le misure nazionali a sostegno dell'industria non dovevano avere l'effetto di limitarli. Sebbene la Commissione stia valutando la situazione anche in altri Stati membri raccogliendo ulteriori informazioni sull'applicazione delle norme, la Grecia e l'Italia hanno adottato una legislazione che consente ai vettori di offrire voucher come unica forma di rimborso.
Secondo i regolamenti dell'UE sui diritti dei passeggeri, tuttavia, i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra un rimborso in denaro o in altra forma, tra cui il voucher. I passeggeri a cui viene offerto un voucher sono costretti ad accettare questa soluzione. La Grecia e l'Italia dispongono ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione.
 

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Aggiornato al:
14.07.2020
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25309081