Interreg Europe, il progetto EDIN

Il progetto EDIN European Digital Nomads, coordinato da EIXO Atlántico do Noroeste Peninsular (Spagna), ha lo scopo di rafforzare al capacità dei territori di attrarre i cosiddetti "nomadi digitali", un fenomeno dai contorni ancora incerti che identifica più di una possibile figura (lavoratori dipendenti, professionisti, free-lance, artisti, ricercatori ecc.) che hanno come comune denominatore la possibilità di poter svolgere la propria attività in un luogo diverso da quello in cui risiedono e per un tempo variabile, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali.

Cofinanziato dal programma di cooperazione Interreg Europe, il progetto EDIN, con un budget complessivo di 1,98 milioni di euro, ha una durata di quattro anni

EDIN coinvolge anche il settore Politiche di sostegno alle Imprese della Regione Toscana, a cui  sono assegnati 77 mila euro, insieme ai seguenti partner:  Union of Bulgarian Black Sea Local Authorities (Bulgaria); Agenzia per lo Sviluppo dell’Empolese Valdelsa (ASEV – Italia); Donegal County Council (Irlanda); Møre and Romsdal County Council (Norvegia); ELY Centre Kainuu Centre for Economic Development, Transport and the Environment (Finlandia); Lazdijai district municipality administration (Lithuania).

L’obiettivo del progetto è approfondire i fattori che possono determinare l’attrattività dei territori per i nomadi digitali per poi attuare politiche che mirino a rafforzare questi fattori.

Nelle azioni previste dal progetto la Regione Toscana, grazie allo scambio di conoscenze ed esperienze con i partner,  approfondirà la conoscenza di dati demografici e della presenza di servizi nei comuni delle aree interne, come ad esmepio i servizi di co-working e la connettività,  anche per conoscere dai diretti interessati (cittadini residenti, nomadi digitali, amministratori locali, Pmi) quali possono essere gli ambiti di miglioramento. 

Solitamente i nomadi digitali prediligono luoghi in cui poter avere una buona qualità di vita e quindi con servizi alla persona, servizi culturali, accesso ad aree verdi e paesaggi naturali e naturalmente una buona connessione ad internet.

L’attrazione di nomadi digitali può portare numerosi benefici ai territori come la disponibilità di nuovi talenti, il rafforzamento dei servizi di prossimità e contribuire alla destagionalizzazione del turismo. 

Il fenomeno del nomadismo digitale comincia ad emergere dopo il 2015 ma è con la pandemia covid-19 del 2020 che diventa un fenomeno ampiamente diffuso e studiato.

La presenza dei nomadi digitali nei numerosi e stupendi borghi situati nei territori delle aree interne, rurali e montane  della Toscana può costituire quindi un valore aggiunto alle azioni  che la Regione attua per contrastare il calo demografico in questi  territori e rafforzare il loro potenziale di sviluppo.


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Aggiornato al:
17.07.2024
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210397684