Prima regione con piano del paesaggio

La Toscana è stata la prima Regione italiana a tradurre in pratica il concetto di ‘consumo zero di nuovo suolo’ attraverso la legge regionale 65/2014 sul governo del territorio e il PIT con valore di Piano Paesaggistico. Dal varo delle nuove norme ad oggi la Toscana ha copianificato il proprio Piano paesaggistico con il Mibact ed ha avviato la conformazione al PIT degli strumenti urbanistici di tutti i comuni. L’obiettivo di questo enorme lavoro è guidare una corretta trasformazione del territorio, che tuteli il paesaggio pur tenendo conto delle mutate esigenze dei territori.

Cuore del processo di conformazione degli strumenti urbanistici comunali è la Conferenza paesaggistica, in cui siedono rappresentanti di tutti i livelli amministrativi. A fine 2019 si erano tenute 349 sedute di Conferenza paesaggistica per esaminare 181 atti. Sono 82 le amministrazioni comunali che hanno conformato o stanno conformando 47 nuovi strumenti urbanistici (anche in forma di strumenti intercomunali). Sono inoltre già stati finanziati dalla Regione 7 Progetti di paesaggio, strumenti di pianificazione strategica di area vasta che hanno l’obiettivo di unire strategie di sviluppo e tutela delle peculiarità del paesaggistiche di determinate zone. Il primo Progetto di paesaggio, ‘Leopoldine della Valdichiana’, è stato approvato già; mentre altri 6 (‘Ferro-ciclovie della Val d’Orcia’, ‘Territori del Pratomagno’, ‘Territori del Mugello’, ‘Isola di Capraia’, ‘Territorio della Val di Cecina’, ‘Territorio della Lunigiana’) sono in corso di elaborazione. In particolare per 3 progetti (‘Ferro-ciclovie della Val d’Orcia’, ‘Territori del Pratomagno’, ‘Isola di Capraia’) risultano conclusi i relativi studi di fattibilità finanziati.

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Aggiornato al:
10.09.2020
Article ID:
24182633

chiuso in redazione il 15 luglio 2020