Aria pulita e politiche energetiche

La qualità dell’aria è migliorata in Toscana. Negli ultimi dieci anni si sono raggiunti importanti risultati e infatti quasi tutti gli inquinanti più pericolosi sono ampiamente rientrati nei limiti di sicurezza indicati dall’Unione europea e questo grazie anche a un nuovo approccio alla materia iniziato 5 anni fa che ha ridefinito la rete di monitoraggio, le aree territoriali di riferimento e l’elenco dei comuni soggetti all’obbligo dei Pac.

Il Piano regionale di qualità dell’aria contiene la strategia che la Regione Toscana propone ai cittadini, alle istituzioni locali, alle imprese e a tutta la società toscana al fine di migliorare l’aria. A febbraio 2020 il Piano Qualità dell’Aria ha avuto uno scatto in avanti grazie all’accordo di programma siglato con il ministero dell’ambiente che ha stanziato 5 milioni di euro (4 del ministero e 1 della Regione) per specifiche misure per combattere alcune criticità legate al PM10 per quanto riguarda la piana lucchese e al biossido di azoto (NO2) per Firenze. Relativamente al PM10, si prevedono azioni di sensibilizzazione, limiti e incentivi per il corretto utilizzo delle biomasse che rappresentano la principale causa di inquinamento. Dal 2022 è previsto il divieto di utilizzo di generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore alle 3 stelle, insieme a un sistema di contribuzione per la loro sostituzione. Permangono i divieti per gli abbruciamenti all’aperto e arrivano incentivi per l’acquisto di biotrituratori per le piccole aziende agricole. Tra le altre iniziative è prevista la messa a dimora di specie arboree particolarmente performanti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Per contrastare l’inquinamento atmosferico derivante dal NO2, si prevede il ricorso a limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti, a partire da 72 novembre 2020, per alcune zone del Comune di Firenze.

 

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Il tema dell’efficienza energetica degli edifici è uno dei temi più rilevanti e strategici: il 40% del consumo energetico finale (e il 36% delle emissioni di gas serra) deriva da case, uffici, negozi e altri edifici. Pertanto il miglioramento della prestazione energetica degli edifici è di fondamentale importanza per contrastare i cambiamenti climatici. Nell’ambito dei fondi POR FESR 2014-2020 sono state destinate risorse pari a circa 76 milioni per l’efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese e degli edifici pubblici nonché per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile finalizzata all’autoconsumo. Nel settore imprese sono stati finanziati 286 progetti per un importo complessivo pari a circa 18 milioni di euro su un investimento ammissibile pari a circa 52 milioni di euro. Nel settore pubblico sono stati destinati complessivamente 53 milioni di euro per progetti di efficientamento energetico di 139 immobili pubblici comunali, in prevalenza ad uso scolastico e di 5 strutture sanitarie e ospedaliere. Infine è stato finanziato un progetto di efficientamento energetico dei carceri di Sollicciano e Gozzini per un importo di contributo pari a 4 milioni di euro.

Condividi
Aggiornato al:
10.09.2020
Article ID:
24183330

chiuso in redazione il 15 luglio 2020