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Antivaricella

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La malattia
La varicella è una comune malattia dell'infanzia causata dal virus della varicella-zoster (VZV). Si trasmette attraverso le goccioline emesse con la respirazione o attraverso la diffusione aerea del liquido delle vescicole. Di solito è una malattia lieve, ma può essere grave e rarissimamente anche mortale, specialmente quando colpisce bambini molto piccoli o gli adulti e soprattutto se le difese immunitarie sono basse. La malattia si presenta di solito con febbre, malessere generale e una tipica eruzione pruriginosa della pelle che inizia dal volto e dalla testa e si estende al tronco e al resto del corpo. L'eruzione è caratterizzata da vescicole che si trasformano in croste nel giro di pochi giorni. Durante la gravidanza la malattia può causare malformazioni nel feto o gravi complicanze nei neonati che hanno contratto l'infezione nei giorni precedenti o successivi al parto.
Le complicazioni più gravi della varicella in generale sono costituite da polmonite, infezioni batteriche secondarie, manifestazioni emorragiche ed encefalite, particolarmente severe nelle persone con sistema immunitario compromesso.

Perché vaccinarsi
La varicella è una malattia altamente contagiosa che tende ad avere un decorso più aggressivo e una maggior frequenza di complicanze nell'adolescente e nell'adulto; può essere particolarmente grave se colpisce persone con deficit del sistema immunitario.
Quando la  varicella colpisce una donna nei primi mesi di gravidanza (primi due trimestri) può trasmettersi al feto, causando una malattia dell'embrione o del feto (sindrome della varicella congenita).
Se invece la  varicella viene contratta negli ultimi giorni della gravidanza si può avere l'infezione del neonato che provoca una forma molto estesa e grave con la morte del 30% dei bambini.
Dal 1997 al 2010 nella Regione Toscana sono stati segnalati 23 casi di varicella in gravidanza, la maggior parte dei quali ha portato a difetti congeniti del neonato.
Con l'introduzione del vaccino contro la varicella nel 2008 si è assistito ad una riduzione del numero di casi di malattia, delle complicanze e delle ospedalizzazioni legate a questa patologia.
Facendo un confronto fra le complicanze della vaccinazione e quelle della malattia naturale emerge che queste ultime sono molto più frequenti. E' quindi è estremamente vantaggioso vaccinare rispetto a contrarre la malattia naturale.

Cosa raccomanda il calendario regionale delle vaccinazioni
La vaccinazione contro la varicella viene offerta con due dosi di vaccino MPRV o con due dosi di vaccino anti-varicella monovalente (simultaneamente al vaccino MPR in sede anatomica diversa), la prima dose al 14/15esimo mese e la seconda a 5 - 6 anni di età.
Se dall'anamnesi prevaccinale risultano precedenti convulsioni febbrili nel soggetto e nei suoi consanguinei di primo grado, è opportuno utilizzare vaccini separati (MPR+V) anziché MPRV.
In tutti gli altri casi, il vaccino MPRV è quello da promuovere preferenzialmente in quanto consente di ridurre il numero di iniezioni e di ottenere coperture più elevate.
Per i bambini anamnesticamente negativi per varicella, che effettuano a 5-6 anni la vaccinazione MPRV dopo aver ricevuto una precedente dose di MPR, è indicata la somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino antivaricella monovalente da effettuare appena possibile alla prima occasione opportuna, e comunque non prima di due mesi dalla precedente.

I bambini anamnesticamente negativi per varicella, che sono stati vaccinati al 14°-15° mese con solo MPR e non con MPRV, possono essere vaccinati prima dei 6 anni, alla prima occasione opportuna, con varicella monovalente e successivamente a 5-6 anni con MPRV.
Il calendario vaccinale prevede l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antivaricella, con vaccino monovalente, anche a tutti gli adolescenti fra i 11 e 14 anni (due dosi a distanza di almeno 4 settimane) che non risultino avere contratto la malattia in precedenza.
Nel caso fosse necessaria l'immunizzazione per morbillo, parotite, rosolia ,varicella, si utilizzeranno due dosi di vaccino MPV o MPR+V a distanza di 4 settimane l'una dall'altra.
Una buona copertura in tale fascia di età riduce l'incidenza della malattia e le conseguenti complicanze particolarmente frequenti in età adulta. Gli sforzi per offrire la vaccinazione in questa fascia di età a coloro che sono sfuggiti per qualunque motivo alla vaccinazione dell'infanzia, dovranno pertanto essere particolarmente intensi. La vaccinazione contro la varicella è offerta attivamente e gratuitamente anche ai contatti anamnesticamente negativi di un caso e dovrebbe essere effettuata il più presto possibile, comunque entro 72 ore dall'esposizione.
Oltre alle classi di età previste dal calendario regionale, la vaccinazione antivaricella è comunque offerta gratuitamente, su richiesta, a tutti i soggetti anamnesticamente negativi.
E' particolarmente importante l'offerta del vaccino antivaricella o, se del caso MPRV, a tutte le donne suscettibili prima della gravidanza. 

Situazioni che richiedono particolare attenzione
In presenza di particolari condizioni il personale sanitario valuterà l'opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in ambiente ospedaliero.
Pertanto è necessario informare sempre l'operatore sanitario nel caso di:

  • reazione allergica a precedenti dosi del vaccino anti-varicella o a componenti del vaccino
  • immunodeficienza
  • trapianto di organi o di cellule staminali
  • terapia immunosoppressiva a lungo termine, trattamento di un tumore con farmaci o radioterapia 
  • somministrazione recente  (minore o uguale 11 mesi) di immunoglobuline
  • malattie gravi o moderate in atto (con o senza febbre)
  • gravidanza
  • tubercolosi
  • terapia con aspirina o salicilati nelle sei settimane precedenti

Possibili reazioni indesiderate
Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi/moderate come: dolore o gonfiore nel sito della puntura, febbre, eruzione cutanea lieve, (fino ad un mese dopo la vaccinazione), convulsioni causate da febbre (molto rare), polmonite (molto rara).
Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche), è estremamente basso e nella maggior parte dei casi si verifica nei primi minuti dall'inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura. L'ambulatorio vaccinale è comunque dotato di farmaci e di strumenti adeguati ed il personale sanitario è addestrato per il trattamento di questo tipo di reazioni.

Per saperne di più
Eventuali dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al proprio pediatra e/o agli operatori sanitari del Centro vaccinale, che potranno fornirti ulteriori notizie e chiarimenti. Oppure consultando i siti vaccinarsi.org e/o vaccinarsintoscana.org

 

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Aggiornato al:
04.12.2019
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13701500