Vitigno ad uva nera Sangiovese Forte

Erosione Genetica
Questo vitigno risulta essere coltivato assieme ad altri vitigni in vigneti obsoleti soggetti ad essere rinnovati o abbandonati dai vecchi coltivatori, con la perdita inesorabile da un lato di materiale genetico e dall'altro anche di una memoria storica per il riconoscimento dello stesso.

Cenni Storici
Rinvenuto in Località Lamole, in Provincia di Firenze, dove è scarsamente diffuso. In "Oenologia Toscana", ossia, "Memorie sopra i vini in specie toscane", il Villafranchi G.C. (1713) nel descrivere i diversi "Sangiovesi" cita un "Sangiovese Forte", successivamente viene citato anche dal Marchese Incisa della Rocchetta L. (1852), "Catalogo descrittivo e ragionato delle collezioni di vitigni italiani posseduti in Rocchetta", inoltre il Berti Pichat (1666) cita il "San Gioveto fiorentino" ed il "Sangiovese Forte". Ancora Lawley F. (1870), indica la sua esistenza nel "Manuale del Vignajuolo". Di Rovasenda nel 1877 aveva elencato diversi biotipi di Sangiovese, fra questi cita anche un "Sangiovese Forte"; infine, nel 1964, Breviglieri e Casini lo ricordano ancora come biotipo presente nella viticoltura chiantigiana.
Zona Tipica di Produzione

Regione
Intera Regione

Area di Diffusione
Comune Greve in Chianti (FI)

È circoscritta alla zona di reperimento, rappresentato da pochi esemplari. È presente sporadicamente coltivato insieme ad altri vitigni ad uva nera in poche aziende. Questo biotipo è inoltre presente in due campi sperimentali uno presso l'Az. Agr. Montepaldi, San Casciano V.P. (FI) e l'altro presso le Cantine Leonardo da Vinci, Vinci (FI).

Luogo di conservazione / riproduzione
1. Azienda Agricola San Felice
Università degli Studi di Firenze
San Felice
53019 - Castelnuovo Berardenga (SI)
Tel.: 0577.359087,
e-mail:sfelice@val.it

Caratteristiche agronomiche
Vitigno di medio-elevata vigoria, di bassa e regolare produttività. Il grappolo è di dimensioni medio-grandi, tendente al compatto, piramidale; la bacca è arrotondata, di medie dimensioni, di forma regolare. Ha una normale tolleranza alle più comuni malattie parassitarie.
Generalmente vinificato con altre uve, vinificato in purezza da un vino con elevata gradazione alcolica ed una buona acidità.

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Aggiornato al:
27.02.2013
Article ID:
597932