Monte Argentario: alcune piante colpite dal batterio "Xylella fastidiosa"


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Xylella fastidiosa è un batterio che infetta molte specie di piante erbacee, arbustive ed arboree e perciò è stato incluso nella lista degli organismi nocivi da quarantena dell'Unione Europea previsti nell'allegato I, Parte A, Sezione I, della Direttiva del Consiglio 2000/29/CE; la sua presenza è stata riscontrata per la prima volta sul territorio dell'Unione europea nel 2013, in Puglia.

Questo batterio non ha nessuna pericolosità per l'uomo o gli animali mentre può rapidamente portare a morte le piante.

Il batterio è trasmesso da piccoli insetti (in Puglia prevalentemente la 'sputacchina' (Philaenus spumarius) che si nutrono di linfa grezza delle piante pungendone diverse e trasmettendo così il contagio.

Alla data della presente nota, la presenza di Xylella fastidiosa è stata rilevata nelle seguenti aree dell'UE: Italia-provincia di Lecce, e parte delle province di Brindisi, Taranto e Bari; Francia – Corsica, Regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra); Spagna - isole Baleari e la regione di Alicante. Nel mese di settembre 2018 in Belgio . Fiandre) sono stati intercetti una ventina di olivi infetti dal batterio provenienti da zone indenni della Spagna.

A causa della pericolosità di questo patogeno nei confronti di numerose specie vegetali coltivate e spontanee, il rischio della sua diffusione ha innescato una serie di azioni unionali, nazionali e regionali atte ad a prevenirne la propagazione e a contenere/eradicare i focolai presenti nelle aree contaminate. Tali misure in Puglia hanno provocato reazioni e anche ricorsi alla magistratura amministrativa, tuttavia la Corte di giustizia europea ha recentemente confermato la legittimità delle misure previste dalla normativa unionale per eradicare il batterio.

La Giunta regionale della Regione Toscana ha approvato con DGR n. 475/2017 il 'Piano regionale di attuazione del Piano nazionale di emergenza per la gestione di Xylella fastidiosa in Italia' in cui sono previste le misure di emergenza da attivare in caso di ritrovamento di un focolaio di Xylella Fastidiosa sul territorio regionale.

Sono stati inoltre realizzati accordi di collaborazione con Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA -DC) e Università di Firenze per effettuare attività di analisi e monitoraggio per Xylella sul territorio regionale; inoltre è stato istituito un Tavolo tecnico scientifico aperto alla partecipazione di personalità del mondo accademico della Toscana, qualificate nelle problematiche relative al patogeno Xylella fastidiosa, di cui fanno parte Università di Firenze, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche e CREA.

Considerata la pericolosità del patogeno e la vicinanza della Toscana alle zone infette di Puglia, Francia e Corsica, il Servizio Fitosanitario regionale ha intrapreso una fitta serie di azioni sul territorio finalizzate alla sorveglianza, al monitoraggio e al controllo di Xylella fastidiosa.

In Toscana il monitoraggio sulla presenza di X. Fastidiosa è iniziato nel 2014 ed è continuato negli anni fino ad oggi, con un incremento progressivo di sopralluoghi, controlli visivi, campionamenti e analisi di laboratorio. Complessivamente nel 2018 sono stati effettuati prelievi e analisi su 9691 campioni di materiale vegetale e di 1033 campioni insetti vettori del patogeno.

I risultati analitici dei campionamenti effettuati nel 2018, processati impiegando metodi di biologia molecolare sono risultati fino al mese di settembre tutti negativi. Anche le analisi sulla presenza del batterio in insetti vettori sono risultate tutte negative.


Il ritrovamento


A seguito di uno degli ultimi rilievi compiuti alla fine del mese di ottobre, dall'analisi biomolecolare è risultato un campione positivo prelevato su ginestra comune (Spartium Junceum) situata nel Comune di Monte Argentario in località Pozzarello. Al fine di ottenere una conferma della presenza dell'organismo nocivo e di approfondire meglio la diffusione del fenomeno, nei mesi di novembre e dicembre nell'area del Monte Argentario sono stati effettuati più di 1000 rilievi, con prelievo di 1120 campioni su piante con sintomi potenzialmente riconducibili a Xf.

Le analisi effettuate hanno evidenziato alcuni altri casi positivi prevalentemente su ginestra comune, pianta spontanea molto diffusa sul promontorio, su Alaterno (Rhamnus alaternus), su Calicotome sp. (piante arbustiva tipica della zona), su mandorlo e su Polygala myrtifolia (una pianta ornamentale molto comune).

Le analisi effettuate dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente dell'Università di Firenze hanno confermato in alcuni campioni la presenza di X. Fastidiosa

La conferma ufficiale della presenza del batterio in alcuni campioni prelevati è pervenuta in data 6 dicembre 2018 da entrambi i due laboratori accreditati a livello nazionale per la conferma delle analisi per Xylella fastidiosa: CREA, sezione difesa colture di Roma e CNR-Istituto per la protezione sostenibile delle piante, Sezione di Bari.

Dai laboratori suddetti è stata inoltre determinata in via preliminare la sottospecie ‘Multiplex' di Xylella fastidiosa. Il dato è di particolare interesse considerato che la sottospecie presente in Puglia è un'altra, la 'Pauca'. In Corsica è invece presente la stessa sottospecie 'Multiplex' diffusa su una molteplicità di specie vegetali della macchia mediterranea (es. poligala, elicriso, calicotome, cisto).In Spagna sono presenti più sottospecie.

A seguito del primo campione positivo le ispezioni, i campionamenti e le analisi sono proseguite senza sosta, per stabilire l'effettiva dimensione del focolaio e l'origine dell'infezione.

Ad oggi le piante risultate positive sono 72, appartenenti alle seguenti specie: , poligala (Polygala myrtifolia), ginestra comune (Spartium junceum), cisto (Cistus spp.), alaterno (Rhamnus alaternus), calicotome (Calicotome spinosa e calicotome sp.), mandorlo (Prunus amygdalus), lavanda (Lavandula spp), albero di giuda (Cercis siliquastrum), eleagno (Eleagnus angustifolia), fico (Ficus carica), rosmarino (Rosmarinus officinalis), .

Le piante infette sono situate prevalentemente in zone con vegetazione spontanea, ex coltivi, lungo la viabilità stradale e in giardini pubblici o privati.

Non sono state trovate piante infette in vivai autorizzati o rivendite di piante in attività.

Non sono state ritrovate piante di olivo infette dal batterio.

A seguito del rinvenimento del focolaio, il 17/12/2018 è stata approvata la Delibera GR n. 1463 relativa all' 'Approvazione del Piano di azione per l'eradicazione del focolaio di Xylella fastidiosa sul territorio della regione Toscana' con cui sono state definite le modalità di attuazione delle attività di monitoraggio nella zona cuscinetto e delle misure di eradicazione nelle zone infette, in modo da garantire una risposta rapida, efficace e coordinata al ritrovamento del patogeno Xylella fastidiosa nel territorio di Monte Argentario.
 

Prossimi passi
 

Ai sensi del decreto ministeriale del 13/2/2018 'Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di Xylella fastidiosa nel territorio della repubblica italiana', le azioni da intraprendere da parte del Servizio fitosanitario sono le seguenti:

1) Delimitazione

In caso di rinvenimento di un focolaio, deve essere individuata una zona delimitata così composta:

a) la zona infetta, che comprende tutte le piante che risultano contagiate dall'organismo specificato, tutte le piante che presentano sintomi tali da indicare la possibile infezione da parte dell'organismo specificato e tutte le altre piante che possono essere contagiate da tale organismo a causa della loro vicinanza alle piante contagiate o perché provenienti da un luogo di produzione comune, se noto, a quello delle piante contagiate, o perché trattasi di piante ottenute da queste ultime;

b) la zona cuscinetto, che comprende un raggio di almeno 5 km oltre i confini della zona infestata.

Il 20/12/2018 con Decreto Dirigenziale n.20621 è stata approvata la cartografia riportante la zona delimitata, formata da una zona infetta e da una zona cuscinetto per Xylella fastidiosa a Monte Argentario.

2) Organizzazione delle attività di eradicazione

Con delibera di Giunta regionale n. 475/2017 la Regione Toscana ha organizzato e disciplinato le attività di emergenza e di eradicazione con il 'Piano regionale di attuazione del Piano nazionale di emergenza per la gestione di Xylella fastidiosa in Italia'.

Nel piano sono state stabilite le fasi di intervento ed i ruoli assegnati a ciascun soggetto coinvolto nelle attività di eradicazione.

Il Servizio Fitosanitario regionale è incaricato della maggior parte delle attività, che sono iniziate con un'attenta ricognizione del territorio per individuare la zona focolaio e la zona cuscinetto da delimitare.

Nelle zone delimitate i Servizi fitosanitari regionali (SFR) sono tenuti ad adottare le misure previste dal DM del 13/2/2018 al fine di eradicare il batterio.


Le misure sono le seguenti:

Il Servizio fitosanitario regionale, entro un raggio di 100 m attorno alle piante che sono state esaminate e sono risultate infette da Xylella fastidiosa dispone e controlla la rimozione immediata di:

a) piante infette dall'organismo specificato;

b) piante che presentano sintomi indicativi della possibile infezione da parte di tale organismo o sospettate di essere infette da tale organismo

c) piante ospiti (Ai sensi del DM 13/2/2018 «piante ospiti»: vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, appartenenti ai generi o alle specie enumerati nella banca dati della Commissione delle piante ospiti sensibili alla Xylella fastidiosa nel territorio dell'Unione, in quanto risultate sensibili nel territorio dell'Unione all'organismo specificato  oppure, se uno Stato membro ha delimitato una zona in relazione solo a una o più sottospecie dell'organismo specificato a norma dell'art. 7, comma 1, in quanto risultate sensibili a quella o quelle sottospecie), indipendentemente dal loro stato di salute;


Il Servizio fitosanitario regionale, prima della rimozione delle piante di cui al comma 2, dispone l'esecuzione di opportuni trattamenti fitosanitari contro i vettori dell'organismo specificato e le piante che possono ospitare i vettori. Gli interventi contro il vettore possono includere, se del caso, la rimozione di piante.

Il Servizio fitosanitario regionale, in situ o in un luogo vicino designato a tal fine all'interno della zona infetta, dispone la distruzione delle piante e delle parti di piante estirpate, in modo da garantire che l'organismo specificato non si diffonda.

È vietato l'impianto di piante ospiti nelle zone infette, salvo per i siti che sono protetti fisicamente contro l'introduzione dell'organismo specificato da parte dei suoi vettori.

È vietato lo spostamento all'esterno delle zone delimitate, e dalle zone infette verso le rispettive zone cuscinetto, di piante specificate che sono state coltivate per almeno parte del loro ciclo vitale in una zona delimitata.
 

Attività di sorveglianza fitosanitaria


Il Servizio fitosanitario regionale controlla la presenza dell'organismo specificato tramite ispezioni annuali, tenendo conto degli orientamenti tecnici per le ispezioni di Xylella fastidiosa. Esso effettua ispezioni visive delle piante specificate e campionamento e analisi delle piante sintomatiche, nonché delle piante asintomatiche in prossimità di quelle sintomatiche. Nelle zone cuscinetto, le superfici oggetto dell'ispezione si basano su una griglia suddivisa in quadrati di 100 m × 100 m all'interno di una zona larga almeno 1 km che circonda la zona infetta e su una griglia suddivisa in quadrati di 1 km × 1 km all'interno del resto della zona cuscinetto. In ciascuno di tali quadrati il Servizio fitosanitario regionale interessato effettua ispezioni visive delle piante specificate (Ai sensi del DM 13/2/2018 «piante specificate»: piante ospiti e tutti i vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, appartenenti ai generi o alle specie enumerate nell'allegato I al decreto stesso) e un campionamento ed un'analisi delle piante sintomatiche, nonché delle piante asintomatiche in prossimità di quelle sintomatiche.

 

Tutti possiamo collaborare

 

Considerato il pericolo di un ulteriore diffusione del batterio al di là delle zone già colpite ed al fine di facilitare le operazioni di sorveglianza e l'attuazione delle misure di eradicazione, chiediamo la massima collaborazione a tutti i cittadini del territorio interessato.

In particolare chiediamo a tutti i frequentatori delle zone interessate (che saranno rese riconoscibili mediante apposita segnaletica posta lungo le strade) di non spostare piante o parti di piante che possono essere infette o diventare veicolo per insetti che possono infettare altre piante.

Soprattutto chi frequenta terreni incolti e macchia, come cacciatori e cercatori di funghi, deve fare molta attenzione a non portare con sé insetti capaci di trasmettere l'infezione.

Nelle zone infette ed in quelle cuscinetto si chiede infine di segnalare tutte le piante con sintomi sospetti al seguente indirizzo email: xylellafastidiosa@regione.toscana.it.

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Aggiornato al:
18.12.2019
Article ID:
15935392